"Il professore" Roberto Pinato vince la prima edizione del Festival "Pillole di Teatro"

È Roberto Pinato, della compagnia Teatro Insieme di Sarzano (Rovigo), il vincitore della prima edizione del Festival regionale del monologo "Pillole di Teatro", promosso dalla Federazione Italiana Teatro Amatori (FITA) del Veneto con il sostegno della Regione del Veneto, con il contributo di Fondazione Rovigo Cultura e in collaborazione con numerosi enti e istituzioni del territorio.

Alla finalissima, svoltasi venerdì 3 settembre a Rovigo, Pinato si è imposto con "Il professore", da "Giù al nord" di Antonio Albanese. Suo anche il premio del pubblico, che ha riempito piazza Annonaria di applausi e viva partecipazione: la conclusione migliore per un Festival che dal luglio scorso ha coinvolto quarantadue candidati in cinque selezioni provinciali tra Padova, Rovigo, Venezia, Verona e Vicenza.
"Testimone delirante di un mondo delirante, crea un personaggio complesso nel suo portare alla luce le contraddizioni della nostra società. Ottima resa sul piano recitativo. Bella scelta del testo. Regia equilibrata". Questa la motivazione della giuria, composta dalla giornalista Alessandra Agosti, dall'attrice Rossella Bergo, dall'operatore teatrale e regista Emilio Milani e da Roberto Tovo, vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Rovigo.

Per Pinato (nella foto) la doppia vittoria è arrivata al termine di una sfida serrata con altri dodici interpreti: Martina Boschetti (Vicenza) con un brano da "7 minuti" di Stefano Massini; Marco Bottoni (Rovigo) in "Prima dell'amore" da "Polli d'allevamento" di Giorgio Gaber e Sandro Luporini; Brunella Burattin (Padova) con "Mademoiselle Lychantrope" da "Le Beatrici" di Stefano Benni; Mila Marangoni (Rovigo) in "Amore e morte" da "Serata Omicidio" di Giuseppe Sorgi; Pamela Occhipinti (Verona) in "Maledetta crisi di mezza età" di Michele Bernier e Marie Pascale Osterrieth; Barbara Olieri (Vicenza) in "Beatrice" da "Le Beatrici" di Stefano Benni; Arnaldo Pernigo (Verona) ne "La morta" di Guy De Maupassant; Martina Angela Quaranta (Vicenza) con un passo de "Il gabbiano" di Anton Cechov; Monica Sichel (Padova) in "Acqua e sapone" di Aldo Nicolaj; Serena Tenaglia (Venezia) in "Femmine da morire" di Filippo Facca; Giovanni Vit (Verona) ne "La butina pitoca" da "Paese perduto" di Dino Coltro; e Maria Grazia Zampieron (Padova) in "Suor Filomena" da "Le Beatrici" di Stefano Benni.

Numerosi gli ospiti che non hanno voluto mancare alla serata, sostenuta dal Comune di Rovigo, che l'ha patrocinata insieme all'Amministrazione Provinciale. Arricchito dagli elementi scenici messi a disposizione dal Teatro Sociale di Rovigo, l'evento è stato condotto dalla presidente di Fita Rovigo, Roberta Benedetto, e ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti delle istituzioni attive nella località venete che hanno ospitato le fasi della kermesse. Per la Federazione Italiana Teatro Amatori erano presenti tra gli altri il presidente regionale Mauro Dalla Villa, i presidenti provinciali Enrico Ventura di Padova, Sladana Relijc di Treviso, Nicola Marconi di Verona, Gianni Visentin di Venezia e Giovanni Clemente di Vicenza. Con loro anche Aldo Zordan, vicepresidente nazionale, e Francesco Segoni, presidente di Fita Umbria, regione che il prossimo anno vedrà Roberto Pinato, quale vincitore di "Pillole di Teatro", tra i dieci finalisti del Festival Interregionale del Monologo.

«Siamo estremamente soddisfatti di questa esperienza - commenta il presidente Fita Veneto, Dalla Villa - che premia l'idea lanciata lo scorso anno da Fita Rovigo e poi sposata a livello regionale. È stata una bella occasione per riportare il teatro nel territorio e per ritrovare il pubblico, che non si è fatto attendere. Davvero emozionante, infine, vedere lo spirito di gruppo che, dietro le quinte, ha coinvolto tutti gli sfidanti: sembravano una sola, grande compagnia, unita e solidale, e credo che ora più che mai il senso del fare teatro sia proprio questo».

Foto di Claudio Rizzato