Una compagnia di "illuminati" attori abituati a recitare "all'improvviso", si riunisce sotto la guida del capocomico Orazio per portare, per la prima volta, sulla scena una commedia studiata. Essi, sulla scena, altro non sono che il manifesto della riforma teatrale messa in atto da Goldoni. Così questo metateatro, che anticipa i grandi temi pirandelliani del teatro del '900, fornisce anche uno spaccato sociale del lavoro di preparazione, mai cambiato, di una compagnia settecentesca dove si rivedono i caratteri che affolleranno le altre commedie del grande autore veneziano.
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