Torna (da dove si era interrotta) la 32ª edizione del Festival Nazionale "Maschera d'Oro", la kermesse organizzata dal Comitato veneto della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) sospesa nel 2020 per lo scoppio della pandemia, dopo l'esibizione di tre delle sette compagnie finaliste. La manifestazione è realizzata in collaborazione con Regione del Veneto, Comune di Vicenza, Il Giornale di Vicenza e Confartigianato Imprese Vicenza e con il patrocinio, tra gli altri, di Presidenza della Repubblica, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Amministrazione Provinciale di Vicenza e Fita nazionale.
Il sipario del Teatro San Marco di Vicenza si riaprirà sabato 25 febbraio, per ospitare i quattro spettacoli mancanti, fino alla serata di gala di sabato 25 marzo, quando si conosceranno i vincitori di questa edizione, certamente la più complicata nella storia più che trentennale del noto Festival. Si completerà così anche la 26ª edizione dell'abbinato Premio «Faber Teatro» di Confartigianato Imprese Vicenza, che consente alla compagnia vincitrice della «Maschera» di esibirsi per una sera sul palcoscenico del palladiano Teatro Olimpico.
Il festival si era interrotto dopo l'esibizione de Lo Scrigno di Vicenza in "Sette minuti" di Stefano Massini, per la regia di Amer Sinno, della Filodrammatica di Laives ne "Il marito di mio figlio" di Daniele Falleri, diretto da Roby De Tomas, e del gruppo Teatrodrao - TeatroTre di Ancona in "Equus" di Peter Shaffer, per la regia di Davide Giovagnetti.