Sunday 24 Nov 2024

You are here Compagnie Padova Città Murata APS di Cittadella

Città Murata APS di Cittadella

Anno di fondazione: 2009
Presidente: Marta Ereno
Indirizzo: Via Indipendenza, 19 - 35013 Cittadella (PD)
Telefono: -
Facebook: -
E-mail: -
Sito web: -
Referenti: Marta Ereno - 320 7755932 - Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

Spettacoli disponibili


LA FORTUNA DI CHIAMARSI ENRICO
da "Enrico IV" di Luigi Pirandello
di Marta Ereno e Ermanno Reffo

Regia di Ermanno Reffo

Tipo di teatro: -

FOTOFOTO     FOTOFOTO     FOTOFOTO
Enrico, - questo il suo nome - durante la festa in maschera organizzata per il Capodanno 2000, il famoso Millenium Bug, batte la testa e si convince di essere l'imperatore tedesco Enrico IV di cui portava il costume, quello che durante la lotta per le investiture fu costretto ad umiliarsi a Canossa per chiedere il perdono del papa.
La storia è ambientata vent'anni dopo questi fatti, ed Enrico è ormai guarito, pur non avendolo mai confessato a nessuno. Forse perché in questa vita lui sta bene... in fondo è la sua vita, accanto alla sua attenta Balia e alla sua favorita, la Contessa di Savoia. Gli altri lo pensano pazzo, fuori di testa e quindi tutti zitti e buoni continuano a reggere la farsa, indossando maschere per compiacerlo. Chi sta vivendo una vita vera e reale? Enrico furoreggia nella sua molteplice interpretazione e mette in difficoltà gli intrusi accennando vagamente a congiure, facendo balenare la sensazione di aver capito tutto e dissimulandola subito dopo, costringendoli a recitare a suo modo. Nell'allucinante vivacissimo dialogo con i suoi interlocutori la follia appare come saggezza e la saggezza come inconsapevole follia.

A SPASSO CON SHAKESPEARE
da William Shakespeare

Regia di Ermanno Reffo

Tipo di teatro: -

FOTOFOTO
Considerato il poeta per eccellenza, rappresentativo del popolo inglese, William Shakespeare eccelse sia nella tragedia sia nella commedia: è stato in grado di legare il gusto popolare dell'epoca con una dettagliata psicologia dei personaggi, una poetica sublime e notevole profondità filosofica. Tra le sue indimenticabili opere teatrali, lo spettacolo "A spasso con Shakespeare" vuol valorizzare le storie d'amore in esse rappresentate: storie esilaranti, a volte tragiche, ma dolorosamente belle e suggestive. A partire dalla fantasia dell'amore di "Sogno di una notte di mezza estate", passando per quello tragico di "Romeo e Giulietta", a quello femminile, ostinato e intelligente di Caterina ne "La bisbetica domata", all'amore follemente romantico e puro di Ofelia e Amleto, all'amore sordido di Macbeth e lady Macbeth per finire con l'amore poco ragionevole di Re Lear nei confronti della figlia Cordelia...

DON CHECO
di Attilio Rovinelli

Regia di Ermanno Reffo

Tipo di teatro: -

FOTOFOTO
Nella canonica di Don Checo trovano svolgimento le vicende di una piccola comunità del Veneto d'anteguerra: per difendere una maestrina sedotta e abbandonata dal maggiorente locale (il conte Alberto Mauri), il sacerdote protagonista- che non risparmia le maniere forti per mettere sulla buona strada i suoi parrocchiani- rischia la rimozione a seguito delle pressioni sulle autorità ecclesiastiche del "nobiluomo" e di un sedicente "Comitato sulla moralità", istituito da alcune bigotte. Ma il paese si oppone: il carrettiere Caneta, già "miracolato" dalle bastonate del parroco, dà voce alle istanze della povera gente, tutta dalla parte di Don Checo; persino il Podestà interviene presso il Patriarca di Venezia per scongiurare la partenza.

IL POVERO PIERO
di Achille Campanile

Regia di Ermanno Reffo

Tipo di teatro: -

FOTOFOTO
E' un racconto fondato sull'equivoco, dove ogni comportamento diventa ambiguo, subdolo e suscita dubbio. Protagonista indiscusso è il binomio apparenza e verità, già decantato da Platone nel mito della Caverna e ripresentato da Achille Campanile sotto altra veste. La trama è semplice: il protagonista Piero esprime la volontà testamentaria che i parenti e gli amici debbano venire a conoscenza della sua morte, solo a funerali avvenuti. Per un motivo banale la notizia trapela all'esterno ed è da quel momento che la fiera dell'ipocrisia di parenti, amici, conoscenti assume contorni di finzione e di doppiezza che circondano ogni funerale: frasi di circostanza, di sentita (ma apparente) partecipazione al dolore, ognuno fa a gara ad esprimere il rammarico più lamentevole e di compiacere la vedova. Ma al lutto di Piero se ne aggiunge un altro, per cui si crea l'assurda situazione in cui vengono pianti due morti. Tutto ruota quindi intorno ad un'acuta osservazione dei vizi e delle piccole ipocrisie quotidiane di un carosello di personaggi, ridicoli e spassosi, patetici e nevrotici, colti in un momento di alta e seria cerimonialità. Ma la serietà del rito funebre non è che una debole apparenza: viene smontata pezzo per pezzo la maschera di perbenismo che la vita sociale ci spinge a creare per la nostra sopravvivenza.

SERATA D'AUTORE: L'AUMENTO E I SUGGERITORI
di Dino Buzzati

Regia di Ermanno Reffo

Tipo di teatro: dramma

FOTOFOTO     FOTOFOTO
1° atto - "L'aumento" vede un dipendente chiedere un aumento di stipendio al suo principale, il risultato di tale richiesta sarà che il dipendente subirà una riduzione dello stipendio e si riterrà comunque fortunato per questo. Il principale avrà giocato in malafede per ingannare il dipendente oppure avrà confessato la verità privilegiando in tal senso il dipendente? Forse l'unica verità è che l'uomo risulta solo e incerto in un mondo che gli sfugge.
2° atto - Ne "I Suggeritori" Laide è una donna opportunista, seduttrice, dalla moralità alquanto discutibile, ingannatrice, ma anche il suo amante Fussi non è da meno. E con Nanni, il triangolo è completo. La presenza dei due "Suggeritori" simboleggia la coscienza sdoppiata, l'intima lotta interiore del povero Nanni tra il desiderio d'illusione, il sentimento per Laide e l'interesse e la presa di coscienza della sua infedeltà. I due Suggeritori compaiono a dirigere azioni, suggerire battute e comportamenti, in una situazione che più appare comica più spinge a riflettere sulla freddezza e immoralità degli esseri umani.