Enrico, - questo il suo nome - durante la festa in maschera organizzata per il Capodanno 2000, il famoso Millenium Bug, batte la testa e si convince di essere l'imperatore tedesco Enrico IV di cui portava il costume, quello che durante la lotta per le investiture fu costretto ad umiliarsi a Canossa per chiedere il perdono del papa. La storia è ambientata vent'anni dopo questi fatti, ed Enrico è ormai guarito, pur non avendolo mai confessato a nessuno. Forse perché in questa vita lui sta bene... in fondo è la sua vita, accanto alla sua attenta Balia e alla sua favorita, la Contessa di Savoia. Gli altri lo pensano pazzo, fuori di testa e quindi tutti zitti e buoni continuano a reggere la farsa, indossando maschere per compiacerlo. Chi sta vivendo una vita vera e reale? Enrico furoreggia nella sua molteplice interpretazione e mette in difficoltà gli intrusi accennando vagamente a congiure, facendo balenare la sensazione di aver capito tutto e dissimulandola subito dopo, costringendoli a recitare a suo modo. Nell'allucinante vivacissimo dialogo con i suoi interlocutori la follia appare come saggezza e la saggezza come inconsapevole follia.
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