Artemio Busetto, traditore e bugiardo incallito, trascina nelle sue malefatte il caro amico Ottavio Bubola, uomo buono ma di carattere debole, con la complicità dello Zio Pipo, un anziano arzillo e "volpone". Le vittime delle loro truffe sono le mogli, la credulona e fiduciosa Cesca e l'irascibile e scorbutica. Pacifica e, indirettamente anche Giuliana, l'ingenua figlia di Artemio. La vita dei Busetto e dei Bubola viene sconvolta dall'arrivo di una provocante "Signorina" dai facili costumi, compagna dell'avvocato Rutelli (furbo come 'na quaia) e molto intima sia del padrone di casa sia del Bell'Antonio, pretendente della giovane e ingenua Giuliana. Si scatena il finimondo e alla fine gli uomini devono confessare le loro bugie e i loro sotterfugi. La verità viene a galla, ma scatena nelle donne, compresa la spumeggiante cameriera Zita, il desiderio di rivincita e di riappropriarsi della propria libertà e indipendenza. In tal modo i mariti possono ben capire quanto sia vero l'antico detto "La dona l'è come l'onda... ora la te alza... ora la te sfonda".
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