Verona, ottobre 1943. Bruno, un modesto ladro e truffatore, esce dal carcere e si ritrova catapultato in un'Italia completamente diversa da come l'aveva lasciata, in cui chi prima era alleato è ora un temuto e violento invasore. Impreparato alla situazione e per di più in fuga da un crudele usuraio, Bruno cerca l'appoggio dell'amico Sandro, un umile operaio, che involontariamente gli presenterà una possibile soluzione ai suoi problemi, una soluzione che porta il nome di Rachele. La tragicomica narrazione di "Ladro di razza” crea un acuto parallelismo tra il conflitto che scoppia nelle strade e quello interiore di queste persone semplici, sopraffatte dai drammatici eventi storici e costretti a destreggiarsi nel precario equilibrio tra sopravvivere e vivere, tra salvare la pelle e difendere i valori di amore ed amicizia.
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