Friday 22 Nov 2024

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La Crisalide di Vicenza

Anno di fondazione: 2015
Presidente: Bonato Urbano
Indirizzo: Via Coltura del Tesina, 63 - 36100 Vicenza
Telefono: -
Fax: -
E-mail: -
Sito web: -
Referenti: Bonato Urbano, 347 2340389, Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

Spettacoli disponibili


IL GIARDINO DEI CILIEGI
di Anton ÄŒechov

Regia di Giocondo Petrolati

Tipo di teatro: -

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Considerata fin dalla prima rappresentazione un'opera tragica, negli intenti dichiarati dell'Autore avrebbe dovuto essere una commedia con elementi farseschi, e così abbiamo voluto leggerla e metterla in scena. In realtà, c'è molto di drammatico in ciascuno dei tre piani che si intersecano (lo snodo cruciale della storia russa, la catastrofe economica di una famiglia aristocratica, i conflitti interiori di ciascun personaggio) e tuttavia sono presenti molti aspetti farseschi nella coloritura di alcuni personaggi (l'instabilità emotiva di Liuba, i voli pindarici di Gaiev, l'inconcludente retorica dell'eterno studente Trofimov, la stralunata bonomia del possidente Pischik, gli incidenti del maldestro contabile Iepicodov, la solitudine ridanciana della povera Charlotta...). Inoltre compaiono fitti dialoghi, a dare l'illusione d'una comunicazione-comprensione reciproca che in effetti non c'è perché ognuno è preso dalla propria vicenda e la vive in modo diverso. I dialoghi apparenti, a ben vedere, diventano monologhi, quasi soliloqui e in tutti c'è un po' di Cechov, che ha vissuto quell'epoca e quel dramma. Anche noi ci riconosciamo in quegli uomini e in quelle donne che, prescindendo dal momento storico e dalla posizione geografica, vivono con emotività i drammi di sempre.

15-18
di Antonio Baldo

Regia di Giocondo Petrolati

Tipo di teatro: lingua, drammatico

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Attraverso un salotto dell'alta borghesia vicentina passano le vicende della guerra che si combatté sui monti a pochi chilometri di distanza, scandite in quattro momenti: la sventura dei profughi, la "Strafexpedition", la battaglia dell'Ortigara ed infine la vittoria. Vengono rievocati episodi realmente accaduti, la cui eco attutita rimbalza tra le ansie quotidiane di una famiglia rimasta in città. All'intransigenza di un generale e alla rassegnazione di un ufficiale, fa da contrappunto l'impegno civile di donne che partecipano allo sforzo bellico sostenendo i soldati. Alla sciagura nazionale si intreccia un dramma privato per un figlio nascosto che segnerà la vita futura dei protagonisti. Una scenografia minimalista unisce elementi dell'epoca ed attuali, a significare il pericolo di ripetersi degli stessi eventi, mentre una documentazione originale sottolinea le diverse parti dell'opera.

OMICIDIO IN ROSA: OTTO INNOCENTI ASSASSINE
da "Huit femmes" di Robert Thomas

Regia di Giocondo Petrolati

Tipo di teatro: lingua, farsa noir

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Una ricca famiglia si sta preparando per festeggiare il Natale nella propria villa sperduta nella campagna, lontano dalla città. Osvaldo, padre di famiglia, viene trovato morto nel suo letto, con un coltello conficcato nella schiena. Francesca, la figlia maggiore, comincia un'indagine che porterà a sospettare di ciascuna delle persone presenti nella casa: le otto donne. Comincia così un giorno di ordinaria follia, durante il quale tra accuse e menzogne, recriminazioni e colpi di scena, le otto donne mettono in luce il lato oscuro del loro rapporto con il defunto. Ma non sempre le cose sono realmente come appaiono.

UNA CICOGNA PER TUTTE LE STAGIONI
da "La cicogna si diverte" di André Roussin

Regia di Giocondo Petrolati

Tipo di teatro: lingua, satirico, comico, brillante

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Olimpia, moglie dell'onorevole Carlo, moralistico Sottosegretario di Stato alla Famiglia, è incinta. E' solo l'inizio di una girandola di maternità che una cicogna dispettosa dissemina nella famiglia, costringendo i protagonisti a confrontarsi con i propri valori ed opportunismi, nell'intrecciarsi di mutevoli vicende che, tra gioie e drammi, coinvolgono tutti. Gli ultimi fuochi di un perbenismo al tramonto si scontrano con nuovi atteggiamenti che sconvolgono improbabili vite di giovani e meno giovani; per scoprire che il mondo non cambia poi tanto.