L'allestimento, che coinvolge diciotto interpreti, è realizzato con la partecipazione del coro Amici della Montagna di Trissino, diretto dal M° Gianni Peruffo, e con la collaborazione del Museo delle Forze Armate 1914-1945 di Montecchio Maggiore. Ambientato in una corte, il lavoro è uno spaccato della vita quotidiana e delle relazioni alla fine del conflitto. La scena si apre con sei alpini in trincea che condividono pensieri ed emozioni. Con l'intervento del coro, la scena si trasforma in un cortile popolare. Due bambine giocano a "scalone", mentre i maschietti giocano alla guerra, facendo molto baccano e disturbando le bimbe e i presenti. Entra in scena il maestro in pensione del paese, che riprende in modo bonario i bambini. Da qui inizia un dialogo.
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