Atteso come non mai, dopo l'interruzione forzata nel 2020 per lo scoppio della pandemia, sabato 25 febbraio alle 21 il sipario del Teatro San Marco di Vicenza torna ad alzarsi sulla ripresa della 32ª edizione del Festival nazionale "Maschera d'Oro", la kermesse organizzata dal Comitato veneto della Federazione Italiana Teatro Amatori (FITA), affiancata dai partner Regione del Veneto, Amministrazione Provinciale di Vicenza, Comune di Vicenza, Il Giornale di Vicenza e Confartigianato Imprese Vicenza, che con il suo Premio Faber, giunto alla 26ª edizione, porta i vincitori del Festival a esibirsi per una sera sul palcoscenico del palladiano Teatro Olimpico.
L'appuntamento sarà con l'unica sostituzione resasi necessaria nel cartellone, data l'indisponibilità de I Pinguini di Firenze (che erano entrati nella rosa dei sette finalisti con "La colpa è del giardino" di Edward Albee): toccherà infatti, per graduatoria, al Teatro del Corvo di Padova, in "Tre sull'altalena" di Luigi Lunari, per la regia condivisa di Gianfranco Ara, Federico Barlani e Alessandro Rossetto, che ne sono anche interpreti con la partecipazione di Francesco Maria Ara.
Tra le opere più celebri e rappresentate del drammaturgo scomparso nel 2019, la commedia racconta lo strano caso di tre uomini che si ritrovano in uno stesso appartamento. Per ciascuno di loro, però, si tratta di un luogo diverso: per "il commendatore" è la hall di albergo dove deve incontrare una sua amante; per "il capitano", ex collaboratore dei servizi segreti, è la sede di un'azienda che tratta materiale bellico; per "il professore", infine, è una casa editrice, che dovrebbe finalmente pubblicare una sua opera.
Mentre fuori la vita della città è come sospesa, bloccata da un allarme che proseguirà fino al mattino, anche in quella grande sala dall'incerta natura i tre uomini cominciano a porsi domande via via più allarmate: che cosa è successo? Dove si trovano realmente? Non è che sono morti e quello è l'aldilà ? Inizia così, tra risate e battute graffianti, un crescendo surreale, creato dalla trascinante scrittura di Lunari, dal suo umorismo caustico e dallo spessore delle sue riflessioni sulla vita, rese con l'inconfondibile, coinvolgente leggerezza.
Alla "Maschera", nel 2020, si erano già esibite le prime tre finaliste: Lo Scrigno di Vicenza in "Sette minuti" di Stefano Massini, per la regia di Amer Sinno; Filodrammatica di Laives ne "Il marito di mio figlio" di Daniele Falleri, diretto da Roby De Tomas; Teatrodrao - TeatroTre di Ancona in "Equus" di Peter Shaffer, per la regia di Davide Giovagnetti. Dopo il Teatro del Corvo toccherà il 4 marzo a Il Dialogo di Cimitile (Napoli) in "Napoli milionaria" di Eduardo De Filippo, per la regia di Ciro Ruoppo; l'11 marzo alla Compagnia dell'Orso di Lonigo (Vicenza) ne "Le Chat Noir", scritto e diretto da Paolo Marchetto; il 18 marzo a La Corte dei Folli di Fossano (Cuneo) in "Nel nome del padre", altro testo di Lunari, per la regia di Stefano Sandroni. Proclamazione dei vincitori sabato 25 marzo, in una serata arricchita dallo spettacolo fuori concorso "A Republica dei mati", scritto e diretto da Roberto Cuppone e interpretato da Gigi Mardegan de Il Satiro di Treviso.
Numerosi i patrocinatori della manifestazione, tra i quali la Presidenza della Repubblica, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero della Cultura e FITA nazionale.
Gli abbonamenti 2020 rimangono validi per tutte le serate. Per i biglietti, invariati i prezzi del 2020: a 10 euro gli interi, a 8.50 i ridotti. Informazioni e prevendite: Fita Veneto, stradella delle Barche 7 a Vicenza (tel. 0444 324907, al mattino dal lunedì al venerdì). Biglietteria del San Marco aperta da due ore prima dell'inizio degli spettacoli.