Thursday 21 Nov 2024

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Festival Biblico: a Rovigo successo per le compagnie Fita

Emozioni, risate e riflessioni da condividere con un pubblico partecipe, numeroso ed entusiasta. Grande successo per le cinque compagnie di Fita Rovigo che hanno animato la quindicesima edizione del Festival Biblico, coinvolgendo il pubblico in momenti davvero speciali sui temi della Polis, della comunità e della cittadinanza. Nonostante il cambio di location a causa del maltempo (dal centro storico ai locali del Censer), la serata conclusiva "Urbe in Arte - La città diventa Teatro", domenica 19 maggio, ha conservato un alone di magia, come soltanto certi eventi sono capaci di fare. Merito di un'ottima organizzazione e della professionalità dei 17 gruppi coinvolti, molto eterogenei tra loro, ma tutti con proposte interessanti. Tra questi, appunto, anche alcune compagnie associate che avevano accettato la "sfida" e che sono andate in scena nella sala delle Colonne e nella sala Rigolin.

A dare il via è stata Proposta Teatro Collettivo di Arquà Polesine con "La corte de le pignate", storia d'amore contrastata tra una giovane operaia (Nena) e un figlio della Rovigo bene (Nicoletto). Siamo nel 1910. Il tutto in due atti filtrati dalla poesia di Eugenio Ferdinando Palmieri che trasfigura l'amore per una donna nell'amore per una città.
A seguire I 7 Moli di Polesella con "Il testamento de Menego", tratto da una novella di Antonio Fogazzaro e ambientato nel Polesine contadino di fine ‘800. Il capofamiglia detta, a suo modo, le volontà testamentarie alla presenza della moglie, dei tre figli maschi e del notaio di Rovigo, ma un colpo di scena finale mette in evidenza l'anacronismo di quei tempi e l'estrema attualità del testo.
La compagnia Teatro Insieme Sarzano si è presentata, invece, con "I pettegolezzi delle donne", testo sempre molto apprezzato di Carlo Goldoni. La commedia non è altro che uno spaccato di quella realtà, capita dall'autore e riportata pari pari nei dialoghi dei personaggi. Goldoni, infatti, si può considerare a pieno titolo un cronista del suo tempo.
Spettacolo scritto ad hoc per l'occasione quello delle Briciole d'arte di Canaro, "Abito ergo sum. - Gli oggetti smarriti raccontano la città". Un viaggio teatrale nel quotidiano microcosmo urbano costruito su sei storie che parlano di immigrazione, giovani, solitudine, violenza sulle donne, con una scaletta scelta dal pubblico presente. Fondale realizzato su disegno di Gianni Veronese.
La compagnia Buoni & Cattivi di Castelmassa ha proposto, invece, lo spettacolo "Politigaber", un omaggio alla figura del grande Giorgio Gaber sotto forma di evocazione della carriera artistica del cantautore, dai tempi di Barbera e Champagne al Teatro Canzone. Parole e musica che ancora oggi hanno dentro tutto: l'individuo e i suoi rapporti, la società e la storia, la fede e la paura.