Sunday 22 Dec 2024

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TSET – "Tra scuole e teatro" compie 20 anni 300 ragazzi in scena sul palco del Duomo

"Tra Scuole e Teatro", il più longevo festival polesano dei laboratori teatrali dei ragazzi e delle ragazze, festeggia 20 anni con un'edizione speciale – inserita nella prestigiosa cornice del Maggio Rodigino - che vede ancora una volta il teatro esperienza di crescita, formazione, cultura.
Dalle parole di William Shakespeare all'esempio di Paolo Borsellino, dai testi di Mariangela Gualtieri alle atmosfere di William Golding passando per opere originali, con il prezioso supporto di danza e musica. E un unico obiettivo: mettere in campo tutta l'energia creativa e la genuinità di quasi 300 giovani per parlare della loro contemporaneità e del loro bisogno di esistere e raccontarsi.

Dal 16 al 25 maggio sette spettacoli si alterneranno sul palco del Teatro Duomo - sempre alle 20:45 (ingresso gratuito, prenotazione posto su www.cinemaduomo,it). La serata conclusiva del 28 maggio, alle ore 21, sarà al Teatro Don Bosco, affidata a due ospiti molto speciali: Traverso Teatro (nella foto), compagnia teatrale composta da giovani attori professionisti, con lo spettacolo sull'adolescenza "Presente!" e la Scuola estiva di teatro educazione, che presenterà una dimostrazione di lavoro.
Il programma completo del Festival – organizzato da Fita Rovigo Aps, Associazione Nexus, Noi Rovigo e Associazione Zagreo, in collaborazione e con il sostegno della Fondazione Banca del Monte di Rovigo, la partnership della Fondazione per lo Sviluppo del Polesine e il patrocinio di Comune di Rovigo, Agita, Ra.Re. e Uilt, è stato presentato nella sala della Gran Guardia a Rovigo.
Partenza il 16 maggio con due prime assolute: "Caino" di Mariangela Gualtieri portato in scena dall'Istituto di istruzione superiore Ferrari di Este e "Romeo and Juliet" di William Shakespeare allestito dal Drama Club del Celio-Roccati. Il 17 l'Ic Rovigo 3 – scuola Casalini con "Linea gialla", scrittura originale dei docenti, mentre il 18 i ragazzi della secondaria di primo grado Goldoni di Ceregnano al debutto ne "L'isola dell'infanzia perduta", tratto da "Il signore delle mosche" di William Golding. Il 23 maggio l'Ics di Lendinara ne "L'agenda rossa di Paolo Borsellino", elaborazione dei partecipanti; il 24 il Celio-Roccati con Gic, Giovani in cammino, sul palco con "#Ho preso l'influencer", liberamente tratto da Sogno di una notte di mezza estate, mentre il 25 maggio di scena "Plancton" di Cosquillas Theatre Methodology con i Nati dal nulla di Ferrara. Gran finale, poi, sabato 28 al Don Bosco con la consegna degli attestati e del contributo economico alle scuole.
Ampia la rete di collaborazioni che anche quest'anno rende l'evento frutto di un grande lavoro di squadra. Spicca quella con l'Istituto De Amicis di Rovigo, in particolare con la classe 3^ ITT e i docenti Alfredo Pierro e Giuseppe De Biasi che hanno curato la parte grafica di locandine e la brochure del programma.

«Da diversi anni Fondazione Banca del Monte di Rovigo sostiene Tset, condividendone obiettivi e attività – afferma il presidente Giorgio Lazzarini. L'iniziativa ha il pregio, tra gli altri, di rendere protagonisti i giovani non solo come attori ma anche artefici della loro stessa formazione, in un contesto che facilita la consapevolezza delle proprie capacità e l'individuazione delle proprie attitudini, anche in prospettiva di una strada professionale. Riservando attenzione al mondo della scuola e offrendo opportunità formative nell'ambito delle stesse scuole, la Fondazione stimola progetti che esulano dalla tradizionale attività scolastica ritenendo il teatro veicolo di cultura e arricchimento personale e collettivo».
«Dopo due anni di pandemia – spiegano gli organizzatori Fita Rovigo Aps, Nexus, Zagreo e Noi Rovigo - siamo orgogliosi ed entusiasti di poter presentare alla città un festival ricco di contenuti che vuole essere una preziosa occasione di incontro e confronto per partecipanti e spettatori. Il teatro che nasce nelle scuole è sempre sorprendente, per i temi affrontati, per l'impegno dei giovani, per l'originalità degli approcci, per le riflessioni mai banali che stimola anche agli adulti. Vi invitiamo, pertanto, tutti al Teatro Duomo a godervi questi spettacoli e ad applaudire i nostri ragazzi».

 

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