Draghi, angeli, diavoli, streghe e suonatori di "istrumenti" per "Il romanzo della rosa" di Teatroimmagine con la regia di Andrea Brugnera e Roberto Zamengo.
Il Roman de la Rose è un poema francese del XIII° sec., in cui si parla d'amore per figure allegoriche. E' un amore secondo le regole di quell'ideale trobadorico - cavalleresco che influenzerà anche il "Dolce stil novo" in Italia, quello della scuola di Dante, tanto per intenderci i temi sono noti = il nobile amoroso languente di malinconia lontano dall' amata; invidia e gelosia che custodiscono quest'ultima dentro a un castello fiorito; la stessa fanciulla protagonista - che il poeta descrive in bellezza e purezza -, paragonata allo "splendor di una rosa".
Ma che cos'è la rosa, nel medioevo? L'età di mezzo, nelle sue iconografie simboliche, è prodiga di rose = rosa è la vergine, che regna sull'empireo dantesco dei beati, come fiore di Dio, motore immoto e trinità ; rosa è il segreto ermetico, e ciò che sotto una rosa vien detto non si può più riferire; rosa è il blasone delle grandi famiglie che si battono, in terre lontane, per una dinastia di lancaster o di york.
Se la rosa significa tanto di quel periodo così instabile e cavalleresco; raffinato e apocalittico, bigotto e rivoluzionario, pauroso e affascinante; tanto da influenzare anche oggi non poco la nostra moderna fantasia, era inevitabile che prima o poi divenisse tema, non solo capace di influenzare la nostra percezione moderna in generale, ma anche da nutrire i canovacci della Commedia dell'Arte.
Già ai tempi del Roman, alle altezze ideali del Dolce Stil Novo si opponeva il Realismo comico di un Cecco Angiolieri e della sua "arrabbiata" Poesia Rappresentativa. Non soltanto, ma allo stesso Dante Alighieri è attribuita l'anonima stesura del "Fiore", poemetto che rifà in verso al Roman e che delizia - attraverso più di una Figura Allegorica, gli Erotomani contemporanei. Passando per il Boccaccio, le Feste dei Folli, i Giullari, il Cavaliere della Rosa e il Nome della Rosa di Eco, ecco che il mitico Fiore entra a far parte in tutta regola dei Canovacci della Commedia dell'Arte.
Sei attori e un Musico si alterneranno sulla scena "all'improvvisa", per renderci fra frizzi e lazzi, selve oscure, cavalcate e monasteri, il succo segreto di quell'Età di Mezzo. E' questo un Medioevo di maschere che celano, dietro la loro fissità drammaturgica e la loro Ironia, la verità di quei Secoli Bui che forse bui del tutto non erano...
Gli appuntamenti per la prima rappresentazione dello spettacolo sono previsti per sabato 9 luglio e domenica 10 luglio 2011 alle ore 21:15 presso il Parco Villa Farsetti di Santa Maria di Sala (Ve).
Informazioni e prenotazioni:
Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
o 335 60 32 298.