Ritorno con formula rinnovata per "Fitainsieme", la tradizionale rassegna di prosa di scena al Teatro San Marco di Vicenza dal 13 novembre all'11 dicembre prossimi, firmata dal Comitato provinciale della Fita - Federazione Italiana Teatro Amatori e realizzata con il sostegno del Comune di Vicenza
: un bel segnale in questi tempi grami per la cultura. E proprio considerando la delicatezza del momento gli organizzatori hanno deciso di puntare più che mai sulla qualità , riducendo il numero degli spettacoli ma compiendo un'attenta scelta di valore. Così è nata "Buona la prima!", ventottesima edizione della rassegna al San Marco, titolo voluto per sottolineare come gli spettacoli in cartellone siano quattro produzioni recentissime e un debutto assoluto. Seconda novità , la decisione di privilegiare la collocazione degli spettacoli la domenica pomeriggio alle 16: orario ideale per agevolare, oltre al pubblico abituale, anche le famiglie e i meno giovani, specie durante la stagione autunnale.
Veniamo al cartellone. Si comincia domenica 13 novembre con "Il malato immaginato", spumeggiante e coloratissimo adattamento de "Il malato immaginario" di Molière firmato da Nicola Pegoraro per il Covolo di Longare, alla sua prima esperienza al di fuori del teatro di tradizione o comunque di matrice veneta. Opportuna ed efficace, quindi, la scelta del regista di rielaborare in vicentino la lingua del francese, adattando opportunamente situazioni e riferimenti nelle vicende del più celebre ipocondriaco della storia, Argante, alle prese con problemi di viscere e... di cuore.
Un tuffo nella storia, invece, domenica 20 novembre, con "10 giugno 1848", testo di Antonio Baldo messo in scena dalla compagnia Città di Vicenza, per la regia di Liliana Boni. Lo spettacolo si propone come occasione preziosa per ricordare la strenua resistenza opposta da Vicenza alle truppe austriache e culminata nella battaglia di Monte Berico, che vide i sanguinosi combattimenti trascinarsi fin dentro la basilica dedicata alla Vergine. Lo sguardo sulla città invasa arriva al pubblico dalla residenza di un componente del Comitato Provvisorio municipale dell'epoca, suscitando la sensazione di vivere attimo per attimo le emozioni di quella storica giornata che, pur conclusa con una sconfitta, valse a Vicenza la sua prima medaglia d'oro.
Ritorno al brillante domenica 27 novembre con "Toc Toc... disturbo?", commedia di Laurent Baffie portata sul palcoscenico dalla compagnia Lo Scrigno di Vicenza, per la regia di Andrea Rigon. "Toc" è l'acronimo francese di "trouble obsessionnel compulsif", ovvero "disturbo ossessivo compulsivo". Eccoci allora a Parigi, sul finire degli anni '90, nella sala d'attesa dello psichiatra dottor Stern. Lo specialista è in ritardo e sei suoi pazienti, tutti affetti da un particolare disturbo, si ritrovano faccia a faccia e l'intrecciarsi delle loro patologie scatenerà situazioni esilaranti, proposte dallo Scrigno non certo per il gusto di prendersi gioco di queste umane debolezze, quanto per prendere esempio dai protagonisti che, al termine dell'inattesa "seduta di auto-mutuo aiuto" scopriranno un modo per sentirsi meglio.
Domenica 4 dicembre ecco poi la prima assoluta de "Il viaggiatore senza bagaglio", intenso e intrigante lavoro di di Jean Anouilh proposto dalla compagnia La Trappola di Vicenza per la regia di Alberto Bozzo. Al centro della vicenda troviamo Jacques, un veterano della prima guerra mondiale che ha perduto la memoria. Dopo diciotto anni trascorsi in un ospizio, conteso tra numerose famiglie, viene condotto a casa Renaud per un confronto. Con quelli che potrebbero essere i suoi familiari ripercorre gli anni precedenti alla guerra, ma scopre verità difficili da accettare. Un'altra famiglia, però, lo reclama...
Chiusura di rassegna con il sorriso, infine, domenica 11 dicembre, con l'arrivo al San Marco della compagnia Teatroinsieme di Zugliano, di scena con "Achille Ciabotto medico condotto", farsa di Amendola e Corbucci (che fu un successo di Macario) rielaborata e diretta da Gabrielle Loss. Tradotto in vicentino e adattato alle corde comiche della nota formazione, il testo è ambientato nell'ambulatorio di un medico di paese, che qui vive con la sorella zitella e devota. Ma una giovane che dichiara di aver perduto la memoria piomba nel tranquillo e un po' noioso tran tran del paesino: e non sarà il solo fulmine a ciel sereno.
Biglietti: interi 7,50 euro, ridotti 5. Abbonamenti con posto numerato: interi 30 euro, ridotti 20. Informazioni e prevendite nella sede provinciale della Fita, in Stradella Barche 7/a (tel. 0444 323837 ) dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12.