Thursday 21 Nov 2024

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Ombre alla Ribalta APS di Noventa Padovana

Anno di fondazione: 2019
Presidente: Maria Luisa Norbiato
Indirizzo: Piazza Europa, 32 - 35027 Noventa Padovana (PD)
Telefono: -
Facebook: Ombre alla Ribalta
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Sito web: -
Referenti: Maria Luisa Norbiato - 3357315642 - Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
Adriana Zoppio - 3386356772 - Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

Spettacoli disponibili


LAUREA AD HONOREM
Giuseppe Zoppio

Regia di Roberto Nicoletto

Tipo di teatro: brillante, veneto

LOCANDINALOCANDINA
La commedia, ispirata al "Malato immaginario" di Molière, si svolge il giorno 17 gennaio di una quarantina di anni fa, in un'abitazione di periferia.
Arturo, di famiglia benestante, vive con la convinzione di essere malato. In realtà la sua malattia è il frutto dell'ipocondria e dell'immaginazione: l'uomo si è barricato in casa per paura di tutto ciò che avviene fuori. È circondato da gente falsa e approfittatrice che specula sulla sua malattia immaginaria. A poco valgono i tentativi di Antonietta, cameriera irriverente ma fedele, e del fratello Osvaldo di ricondurre Arturo alla ragione.
Un colpo di scena finale, tramato da Osvaldo, riscatterà Arturo che si conquisterà il plauso di tutti.

CUPIDO E COSE DELL'ALTRO MONDO
da "Cupido va in pensione" di Angelo Brunori

Trad. e adatt. di Giuseppe Zoppio

Regia di Adriana Zoppio e Roberto Nicoletto

Tipo di teatro: brillante, veneto

LOCANDINALOCANDINA
Siamo in Paradiso, va tutto a gonfie vele, ma qualcosa turba San Pietro e la perfezione di questo luogo: l'operato dell'angelo Cupido. San Pietro, deluso e preoccupato, lo convoca e lo informa che la situazione del mondo sta degenerando. Pur ritenendo Cupido responsabile di ciò che sta succedendo, decide di dargli un'ultima possibilità: mandarlo sulla terra per cercare di riparare ai suoi errori, ma senza il sacro arco e controllato a vista dal suo collaboratore, l'Arcangelo Michele. I due dovranno aiutare un sacerdote, padre Ignazio, che gestisce oltre alla parrocchia, anche un orfanotrofio. Il Conte Fanfarini, proprietario dello stabile, propone a Cupido un patto: revocherà lo sfratto, ma in cambio dovrà aiutarlo a conquistare l'amore della maestra Isabela. Tra screzi e simpatiche incomprensioni, riuscirà a portare a termine il difficile compito.

PERPETUA ZÃ’VANE... CASIN IN CANONICA
di Dante Callegari

Regia di Adriana Zoppio

Tipo di teatro: brillante, veneto

LOCANDINALOCANDINA
Commedia teatrale in dialetto veneto scritta da Dante Callegari, autore trevigiano contemporaneo. La commedia è vincitrice del concorso 2010 di teatro dialettale in lingua veneta: "Teatro in Piazza", indetta dal Circolo Culturale e Ricreativo "don Eugenio Brandl" di Turriaco (GO).
Siamo negli anni sessanta e le vicende vedono come protagonista Don Mosè, prete di una parrocchia di campagna, il quale ha un particolare rapporto con il Padreterno. L'arrivo di una giovane perpetua in canonica stravolge la normale quotidianità, creando non pochi problemi al povero prete. Ad appesantire la situazione provvede la sua collaboratrice Suor Marianna con il suo ripetersi: «Cossa dirà ea zente!».
É il solito piccolo mondo immerso nella civiltà contadina, presentato con un linguaggio fiorito e schietto.

PARON DE TUTO... PARON DE GNENTE
di Giuseppe Zoppio

Regia di Adriana Zoppio

Tipo di teatro: brillante, veneto

LOCANDINALOCANDINA
La commedia ruota attorno al personaggio del Sior Tita, un vecchio burbero, avaro e dispotico, che credendosi "paron" della famiglia e dei suoi servitori, pensa di aver il diritto di disporre della vita degli altri a proprio piacimento. Questo lo si nota quando vuole far sposare la nipote Lisetta con il figlio del suo amministratore, oppure quando costringe tutti a chiamarlo con il termine "Sior paron".
Il tema della commedia è indubbiamente il matrimonio combinato, che era solito tra le famiglie dei secoli scorsi, naturalmente con una forte caricatura sul carattere dei personaggi, ma c'è anche un altro tema: quello della nuova generazione che avanza. La commedia è ambientata nella Padova dei primissimi anni del Novecento, all'interno di un palazzo freddo e spoglio, e non sarebbe potuta essere ambientata in un altro luogo. Infatti, la casa che in genere rappresenta il luogo d'incontro della famiglia, in questo caso rappresenta la prigione. Per Tita è la prigione della sua avarizia, per Berto è la prigione della paura che ha di suo padre, mentre per Costanza è la prigione per il carattere del suocero "Paron de tuto".