Questa commedia - nella versione Rinnovata per il decennale della compagnia - è caratterizzata da una girandola di trovate comicissime attorno ad una tipica famiglia veneziana, che ostentando una ricchezza che non c'è, si prepara per la villeggiatura nella Villa di campagna. Steva non è il classico Capofamiglia, anzi, come si dice: per tutte le donne di casa, compresa la granitica domestica Colomba, conta come il due di coppe a briscola quando va di spade. La signora Giggia, moglie di Steva invece, dotata di carattere calcolatore e di notevole faccia tosta, cerca di dirottare il matrimonio del'unica figlia, dal fidanzato e cugino Cesarino al miglior partito Riccardo, figlio addirittura di un senatore. La lingua lunga della Signora Marchesa e la disarmante goliardia del signor Pippetto contribuiranno ad ingarbugliare ulteriormente il divertente groviglio di malintesi. Gli occhioni della timida Carlotta non passeranno inosservati ed il povero Cesarino, si arrenderà e rinuncerà alle grazie della Matilde? Ma questi "maneggi", cui cerca di opporsi goffamente Steva, andranno a compimento secondo i piani della Giggia o emergerà la verità? Come finirà?

Il commendator Savastani festeggia il suo cinquantasettesimo compleanno tra familiari e colleghi di lavoro in piena serenità. E' un uomo moderno che non crede e non vuole credere alla sfortuna. La jella gli scongiuri e le superstizioni per lui sono tutte cose per gente sciocca e ignorante. Nella sua vita tutto va a gonfie vele, la figlia sta per sposarsi, gli affari vanno bene, tutta la famiglia gode di una salute di ferro... Ma ecco che arriva in casa sua un ospite inatteso, vecchio compagno di liceo che non vede da 40 anni, segnato dalla fama di essere uno jettatore. Savastani lo accoglie in casa sua convinto che sia impossibile ciò! Ed improvvisamente tutto comincia ad andare per il verso sbagliato... Gervasio farà di tutto per dimostrare che la jella non esiste, ma... Come finirà?

Due atti unici dal teatro di Peppino De Filippo autorizzati ufficialmente alla rappresentazione dal figlio Maestro Luigi De Filippo. Due garbate storie di vita, di miseria, sogni, gelosie e fraintendimenti.