Alla corte di Danimarca il dubbio e l'ambiguità prevalgono. C'è incertezza tra essere e apparire, pensiero e azione. Ogni mossa potrebbe essere la decisiva, ma l’esitazione prevale. Così, come nel gioco degli scacchi, la capacità di saper fare le giuste scelte è determinate a tracciarne il futuro. Una partita dunque. Una sfida a scacchi già iniziata ancor prima che l’invitato possa sedersi. In una dimensione senza spazio, luogo e tempo, a sfidare il nobile Amleto in questo gioco è un personaggio misterioso il cui volto è celato. Sarà la Morte o qualcos'altro? La questione è che il gioco stesso sembra rappresentare molto di più di ciò che sembra. Mossa dopo mossa lo scorrere della partita scandisce e segna fatalmente il tempo e i destini dei protagonisti e anche se il giovane principe sembra determinato a compiere la sua vendetta, continuamente procrastina l'azione, facendo rovinare affetti e circostanze ad un punto senza alcun ritorno. Caratteristica è inoltre la scenografia multimediale.
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