Si è spento Mariano Santin. Definirlo un pezzo di storia della Federazione Italiana Teatro Amatori è davvero troppo poco. E non certo per la "quantità " degli anni da lui dedicati a FITA a tutti i livelli, da quello della sua Vicenza a quella regionale. Ma anche e soprattutto per la "qualità " di quell'impegno, per la passione con la quale si è speso per far crescere la Federazione, per la dedizione e la tenacia con le quali ha portato avanti quella che per lui era una missione: avvicinare i giovani e il mondo della scuola al teatro.
Tra i suoi tanti meriti, questo riveste certamente un ruolo particolare. Fin dai tempi di "Invito alla Prosa", crocevia di talenti e passioni, creato a Vicenza nel 1960 e trasformatosi nell'esperienza ancora oggi viva di "Teatro dalla Scuola", il premio FITA rivolto ai laboratori teatrali delle superiori del Veneto, condivisa con l'Associazione Teatrale "Città di Vicenza". Ma passando per numerose altre iniziative, tra le quali il concorso di critica teatrale sempre per le superiori "La Scuola e il Teatro", abbinato al Festival nazionale "Maschera d'Oro". E senza dimenticare, naturalmente, il tanto e il bello che Santin ha fatto per il teatro in generale, come ideatore, organizzatore e collaboratori di numerose, importanti manifestazioni.
Per diversi anni era stato attore filodrammatico di qualità , partendo dalla compagnia dell'Enal (dal 1954 al 1960), passando per il Gad Amici del Teatro / Gli Istrioni con Otello Cazzola e arrivando anche a calcare palcoscenici prestigiosi, come quello del Festival di Pesaro e l'Olimpico di Vicenza.
«Con Mariano Santin - commenta Mauro Dalla Villa, presidente FITA Veneto - se ne va un pezzo importante della nostra storia come Federazione. È stato tra i protagonisti, a livello vicentino e regionale, della storia FITA, della sua evoluzione nel corso dei decenni e in particolare dell'impegno che, attraverso persone come lui, ha sempre portato avanti in favore dei giovani e del mondo della scuola. Mancherà a tutti noi, ma il suo esempio di passione, competenza e dedizione rimarrà ».
«Prima di tutto se ne va un amico - dichiara Aldo Zordan, vicepresidente nazionale FITA -. Abbiamo condiviso tanti anni di attività intensa e significativa, soprattutto nell'organizzazione di manifestazioni rivolte al pubblico e ancora di più nell'azione verso le nuove generazioni, che per lui sono sempre state una priorità . Si è speso con generosità per avvicinare i giovani all'amore per il teatro e per sensibilizzare il mondo della scuola sull'importanza di dare spazio a questo tipo di attività e di cultura. È grazie a persone come lui se tanta strada è stata fatta in questa direzione».
I funerali si svolgeranno venerdì 15 luglio alle 9.30 nella chiesa parrocchiale del Cuore Immacolato di Maria - San Bortolo, a Vicenza.