Tuesday 16 Apr 2024

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Festival dei monologhi "Pillole di Teatro": Alberto Felisati e Maurizio Noce vincitori polesani

Sono Alberto Felisati della compagnia CIC El Canfin di Baricetta e Maurizio Noce di Proposta Teatro Collettivo di Arquà Polesine i vincitori delle selezioni per la provincia di Rovigo del Festival regionale del monologo "Pillole di Teatro", manifestazione promossa dalla Federazione Italiana Teatro Amatori (FITA) del Veneto d'intesa con i suoi Comitati provinciali e in collaborazione con i Comuni ospitanti e con il sostegno di Fondazione Rovigo Cultura.

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"Pillole di Teatro": giovedì 30 giugno le selezioni per la provincia di Rovigo

Appuntamento giovedì 30 giugno ad Adria, dopo gli eventi analoghi svoltisi a Vicenza, Treviso e Cadoneghe (Padova), con le selezioni provinciali del Festival regionale del monologo "Pillole di Teatro", manifestazione promossa dalla Federazione Italiana Teatro Amatori (FITA) del Veneto d'intesa con i suoi Comitati provinciali e in collaborazione con i Comuni ospitanti.

Dieci gli interpreti che si sfideranno nella tappa polesana del concorso, alle 21 in piazza Cavour (o all'Auditorium Mecenati in caso di maltempo), protagonisti di una serata che promette emozioni, realizzata con il patrocinio di Comune di Adria e Provincia di Rovigo, in collaborazione con la Pro Loco adriese e con il contributo di Fondazione Rovigo Cultura. Si tratta di: Raffaella Trivellato de La Tartaruga ne "La madre cieca e possessiva" di Franca Valeri; Gianpaolo Targa di Teatro Insieme in un brano da "Vita di Galileo" di Bertold Brecht; Raffaela Longhini del C.I.C. El Canfin in "Folle? No, solo me stessa" di Francesco Chianese; Marco Bottoni della compagnia Buoni & Cattivi ne "La paura" di Giorgio Gaber e Sandro Luporini; Alberto Felisati de El Canfin ne "La notte poco prima della foresta" di Bernard-Marie Koltès; Anna Paola Bassani de I Girasoli in un monologo tratto da "Mio eroe" di Giuliana Musso; Manola Borgato di Fuori di scena in "Ehi amica!" di Marcello Destro; Claudio Zanforlin de El Tanbarelo in "Gastone" di Ettore Petrolini; Maurizio Noce di Proposta Teatro Collettivo in "Mi' padre è morto partigiano" di Roberto Lerici; Moira Crivellari de El Canfin ne "ll lamento della servetta" adattamento da un canovaccio di commedia dell'arte.

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"Io sono Molière": domenica 29 maggio omaggio al grande autore con Fita Rovigo

Sei compagnie teatrali coinvolte, ventuno attori in scena, con la collaborazione artistica del regista Armando Carrara per l'allestimento "Io sono Molière", ideato da Fita Rovigo Aps (Federazione italiana teatro amatori) per celebrare in grande stile i 400 anni dalla nascita del grande drammaturgo francese.
Lo spettacolo, organizzato con il patrocinio del Comune di Rovigo – Assessorato alla Cultura e grazie al sostegno di Fondazione per lo Sviluppo del Polesine, si terrà domenica 29 maggio alle 21 in piazza Vittorio Emanuele II e concluderà la quinta edizione del Maggio Rodigino promosso dalla Fondazione (ingresso libero, posti a sedere fino a esaurimento, in caso di maltempo Teatro Duomo).

Da "Il malato immaginario" a "Le furberie di Scapino", passando per "Le intellettuali": l'omaggio a Molière si snoderà attraverso alcune delle sue commedie più divertenti e famose, per raccontare anche aneddoti e curiosità sulla vita e il contesto storico dell'autore.
Una produzione che è il frutto di alcuni mesi di formazione e lavoro che hanno coinvolto sei compagnie teatrali Fita: C.I.C. El Canfin di Baricetta, Fuori di Scena e I Girasoli di Rovigo, Proposta Teatro Collettivo di Arquà Polesine, Teatro Insieme di Sarzano e Tic – Teatro Instabile di Creazzo, Vicenza. Sotto la guida dell'attore e regista professionista Armando Carrara, che ha curato anche l'adattamento dei testi, gli attori e le attrici Fita hanno sperimentato un percorso insolito e impegnativo che ha permesso loro di immergersi nell'opera del grande drammaturgo.

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TSET – "Tra scuole e teatro" compie 20 anni 300 ragazzi in scena sul palco del Duomo

"Tra Scuole e Teatro", il più longevo festival polesano dei laboratori teatrali dei ragazzi e delle ragazze, festeggia 20 anni con un'edizione speciale – inserita nella prestigiosa cornice del Maggio Rodigino - che vede ancora una volta il teatro esperienza di crescita, formazione, cultura.
Dalle parole di William Shakespeare all'esempio di Paolo Borsellino, dai testi di Mariangela Gualtieri alle atmosfere di William Golding passando per opere originali, con il prezioso supporto di danza e musica. E un unico obiettivo: mettere in campo tutta l'energia creativa e la genuinità di quasi 300 giovani per parlare della loro contemporaneità e del loro bisogno di esistere e raccontarsi.

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"Molière apprendista" con Roberto Cuppone Venerdì 22 aprile una conferenza a Rovigo

Il docente universitario, attore e regista Roberto Cuppone sarà l'ospite della conferenza-lettura organizzata da Fita Rovigo Aps con il patrocinio del Comune - Assessorato alla Cultura - per ricordare i 400 anni dalla nascita di Molière, all'anagrafe Jean-Baptiste Poquelin, il grande commediografo e attore francese, autore di capolavori del teatro come Il malato immaginario, L'avaro, Il misantropo, Il tartufo, nato nel 1622 e morto nel 1673.

L'evento - "Elomire estudiant" - Molière apprendista (dei comici italiani) - si terrà venerdì 22 aprile alle ore 21 nella sala della Gran Guardia a Rovigo. L'ingresso è gratuito e aperto a tutta la cittadinanza.
Figura affascinante, arguta e controversa, calata appieno nel suo tempo, il XVII secolo del Re Sole e di Versailles, Molière rappresenta da sempre un punto di riferimento imprescindibile per il teatro - anche per le compagnie amatoriali. Ha creato capolavori comici che sanno anche mostrare gli aspetti malati e nevrotici del genere umano. Figlio del tappezziere del re, rinuncia alla carica ereditaria per la passione del teatro trasmessagli dal nonno e starà sul palco fino alla sua morte - avvenuta poche ore dopo aver recitato la sua ultima replica de Il malato immaginario.

Il professor Roberto Cuppone - docente di Drammaturgia all'Università di Genova, parlerà di questo grande commediografo a tutto tondo, focalizzandosi sul suo rapporto con il teatro italiano dell'epoca, non senza qualche sorpresa.
«Il peggior modo di tradire Molière oggi - sostiene Cuppone - è di recitarlo alla lettera; la sua lunga frequentazione (e rivalità) con i comici italiani - la somiglianza di alcune sue commedie con alcuni loro canovacci - dimostra come i suoi testi vadano letti con spirito libero, improvvisatore e provocatorio».

«La serata alla Gran Guardia - afferma Roberta Benedetto, presidente di Fita Rovigo Aps - sarà una preziosa occasione per scoprire qualcosa in più di un personaggio fondamentale nella storia del teatro. Proprio per questo motivo abbiamo aperto l'evento a tutti gli appassionati e ai curiosi. Vi aspettiamo numerosi».

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