Il docente universitario, attore e regista Roberto Cuppone sarà l'ospite della conferenza-lettura organizzata da Fita Rovigo Aps con il patrocinio del Comune - Assessorato alla Cultura - per ricordare i 400 anni dalla nascita di Molière, all'anagrafe Jean-Baptiste Poquelin, il grande commediografo e attore francese, autore di capolavori del teatro come Il malato immaginario, L'avaro, Il misantropo, Il tartufo, nato nel 1622 e morto nel 1673.
L'evento - "Elomire estudiant" - Molière apprendista (dei comici italiani) - si terrà venerdì 22 aprile alle ore 21 nella sala della Gran Guardia a Rovigo. L'ingresso è gratuito e aperto a tutta la cittadinanza.
Figura affascinante, arguta e controversa, calata appieno nel suo tempo, il XVII secolo del Re Sole e di Versailles, Molière rappresenta da sempre un punto di riferimento imprescindibile per il teatro - anche per le compagnie amatoriali. Ha creato capolavori comici che sanno anche mostrare gli aspetti malati e nevrotici del genere umano. Figlio del tappezziere del re, rinuncia alla carica ereditaria per la passione del teatro trasmessagli dal nonno e starà sul palco fino alla sua morte - avvenuta poche ore dopo aver recitato la sua ultima replica de Il malato immaginario.
Il professor Roberto Cuppone - docente di Drammaturgia all'Università di Genova, parlerà di questo grande commediografo a tutto tondo, focalizzandosi sul suo rapporto con il teatro italiano dell'epoca, non senza qualche sorpresa.
«Il peggior modo di tradire Molière oggi - sostiene Cuppone - è di recitarlo alla lettera; la sua lunga frequentazione (e rivalità ) con i comici italiani - la somiglianza di alcune sue commedie con alcuni loro canovacci - dimostra come i suoi testi vadano letti con spirito libero, improvvisatore e provocatorio».
«La serata alla Gran Guardia - afferma Roberta Benedetto, presidente di Fita Rovigo Aps - sarà una preziosa occasione per scoprire qualcosa in più di un personaggio fondamentale nella storia del teatro. Proprio per questo motivo abbiamo aperto l'evento a tutti gli appassionati e ai curiosi. Vi aspettiamo numerosi».