"Menarosti in corte", testo di Nicola Pegoraro e regia di Alberto Trevisan, è la nuova commedia con la quale la compagnia Il Covolo di Longare debutterà sabato 4 maggio alle 21 al Teatro Lux di Camisano.
«In questo spettacolo - spiega la formazione - la messinscena contadina viene riportata a una dimensione bucolica che supera il tradizionale realismo di ambientazione e azione. La tranquillità del paesaggio agreste viene turbata da personaggi sopra le righe che riportano l'attenzione sull'urgenza delle vicende civili e politiche, sull'aspirazione a una vita tranquilla e in armonia con la natura, sull'esaltazione del canto e della danza (i work songs) come espressione di libertà ».
Mantenendo e sviluppando le idee dell’autore stesso, in una cornice di sapore naïf, prendono vita personaggi comici che in parte si ispirano alle maschere della Commedia dell'Arte, raccogliendone l'eredità di gesti, energia e movimenti, e in parte creano nuove e inedite allegorie dei più accesi sentimenti umani (l'amore, il sospetto, la gelosia, il sarcasmo, la virtù, la rassegnazione, la curiosità , l'avidità , la lussuria), il tutto orchestrato in tipiche sonorità folk. L'utilizzo di una lingua veneta ormai in via di estinzione ne sottolinea l'importanza quale forma di comunicazione da preservare, come radice stessa delle vicende messe in scena.
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Il Covolo debutta al Lux di Camisnao con la commedia "Menarosti in corte"
- Giovedì 18 Aprile 2019
Venerdì 3 maggio serata di beneficenza con gli Amici del Teatro Remondini
- Giovedì 18 Aprile 2019
Sarà devoluto alla Diocesi di Vicenza, a favore dell'attività missionaria di don Davide Vivian, il ricavato della rappresentazione teatrale in programma venerdì 3 maggio alle 21 al Teatro Remondini di Bassano del Grappa, promossa dalla compagnia Amici del Teatro Remondini con il patrocinio del Comune.
La formazione proporrà "Nobiltà de undez'onze", testo del 1880 di Ernesto Andrea De Biasio, firmato alla regia da Bruna Brugnerotto Manera. De Biasio, nato a Venezia nel 1854 e qui morto nel 1883, ad appena 29 anni. È noto soprattutto per "Prima el sindaco e po' el piovan" che - trattando della questione, al tempo assai dibattuta, del rapporto fra il matrimonio civile e quello religioso - ne mise in luce le idee avanzate.
Ingresso a 10 euro, gratuito per i bambini sotto i 10 anni.
Fita Vicenza: assemblea provinciale convocata per lunedì 29 aprile
- Martedì 16 Aprile 2019
Appuntamento lunedì 29 aprile (alle 20.30 in seconda convocazione) per l'assemblea ordinaria delle associazioni Fita Vicenza. L'appuntamento si terrà nella sede provinciale, in stradella delle Barche 7/A, a Vicenza. Tra gli argomenti all'ordine del giorno: relazione del presidente provinciale; presentazione del rendiconto consuntivo 2018; relazione del presidente dei revisori dei conti e approvazione; presentazione e approvazione del rendiconto economico previsionale 2019; presentazione della rassegna Teatro Popolare Veneto 2019.
Si raccomanda la massima partecipazione dei presidenti di compagnia o loro delegati.
Al 13° "Febbraioateatro" vince La Moscheta di Colognola ai Colli
- Martedì 02 Aprile 2019
È la compagnia La Moscheta di Colognola ai Colli, in provincia di Verona, la vincitrice del 12° Premio "Danilo Dal Maso", riconoscimento abbinato a "Febbraioateatro", rassegna-concorso giunta alla 13ª edizione e firmata dalla Compagnia Astichello d'intesa con l'Amministrazione Comunale di Monticello Conte Otto. Decretato dal pubblico, il premio è stato assegnato alla formazione scaligera per la versione veneta di "Ben Hur", commedia di Gianni Clementi diretta da Daniele Marchesini, che tra le risate offre anche significativi spunti di riflessione.
La Ringhiera debutta al S. Giuseppe in "Conversazione con la morte"
- Sabato 02 Marzo 2019
Nuovo debutto, in questa stagione che segna il quarantennale della compagnia, per La Ringhiera di Vicenza. Sabato 9 marzo alle 21, al Teatro San Giuseppe (Mercato Nuovo), la formazione cittadina proporrà "Conversazione con la morte", monologo e oratorio poetico di Giovanni Testori, affidato all'interpretazione di Riccardo Perraro, fondatore e regista del gruppo.
Un impegno intenso, quello richiesto dal lavoro di Testori (1923-1993), autore e teorico tra i più complessi e profondi della drammaturgia italiana del Novecento. Il testo scelto da Perraro, composto nel 1978, rientra nella seconda trilogia dell'autore lombardo, completata da "Interrogatorio a Maria" del 1979 e "Factum est" del 1981, successiva a quella cosiddetta "degli Scarrozzanti", risalente ai primi anni Settanta, nella quale Testori affrontò classici della tragedia (Amleto, Macbeth ed Edipo re) applicandovi la sua particolare sperimentazione linguistica, fusione di termini arcaici e moderni e di molteplici lingue. Nella seconda trilogia, invece, i temi si fanno più intimi e preludono alla conversione al cattolicesimo cui Testori approdò in quegli anni.